Si parla oggi di museo diffuso, un territorio, dove sono distribuiti siti museali, laboratori ed itinerari organizzati in sistemi; opere, arti e mestieri del passato, in un contesto che li accomuna.
Il museo-diffuso di cui facciamo parte è il territorio della Vallesina; espositore di opere del passato ma al tempo stesso raccoglitore di evoluzione, brulicante di vita di persone che sono parte attiva di questo immaginario Museo.
Vallesina città… Jesi centro città…i paesi delle colline adiacenti.. rioni e borghi cittadini
Ale museali e… splendide residenze.
Vivere qui, comporta più vantaggi che svantaggi sia in termini culturali che di benessere psicofisico; la gente, qui, ha potuto e saputo sviluppare un alto livello di qualità della vita, attualizzando il progresso di ogni forma di pensiero e di attività.
Staffolo è uno dei “ Pezzi Forti“ del museo; la sua posizione e le sue caratteristiche strutturali sono tra le più belle e godibili; la gente che ci vive , si sente parte del posto, legata da una conoscenza antica e da attuali interazioni; è attiva e si organizza in forma pubblica e privata.
Ognuno è lì a costruire la Sua opera d’arte, però…… “Il paese è piccolo, la gente mormora”.
Ma forse è proprio questa la forma di informazione – comunicazione che vuole essere vera e totale, condita di particolari esclusivi , qualche volta gonfiati per stupire l’interlocutore.
D’altra parte la capacità critica jesina e Staffolana, in particolare, è tale che di fronte alla “Notizia”, spacciata come “ Vera”, si riserva sempre il beneficio del dubbio.
Scelta quindi di benvivere quella di abitare a Staffolo, sia per la disponibilità di risorse “cittadine“ che per quella dello “spazio” di cui ognuno ha bisogno.
Bolomax, 04.04
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